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TerraRossa

Proposta per un asilo a Moshi, Tanzania

vito distante + costanza bigi e stefano cartesio _ design
concorso _ status
Uru Kusini, Moshi, Tanzania _ luogo
C-re-aid + Jubilant Tanzania _ cliente
2020 _ anno
costanza bigi e stefano cartesio _ rendering

La proposta per il nuovo asilo per gli orfani seguiti da Jubilant prende spunto dalla richiesta del bando di avere un’area di gioco esterna e dall’obiettivo di fornire ai bambini un ambiente confortevole e stimolante cercando di sfruttare al meglio la conformazione del lotto.
L’impianto del nuovo complesso di edifici, quindi, si articola in tre corpi funzionali e segue la diagonale del rettangolo del lotto sia per sfruttare appieno l’orientamento ed il percorso del sole che per massimizzare la quota di spazio aperto in cui in bambini possono giocare e fare esperienze formative in ambiente protetto.
L’ingresso al complesso scolastico è evidenziato da una leggera pensilina che collega tutto il complesso ed avviene tramite un flesso nel muro di confine che forma una piccola piazza arretrata e sicura rispetto alla strada.
Il percorso ombreggiato conduce all’ufficio per gli insegnanti sulla destra, alle tre aule sulla sinistra, e si conclude contro il blocco di servizio.
Il corpo delle aule è quello più emergente e segna, insieme al percorso di distribuzione, la direzione del progetto e la separazione dello spazio aperto in due parti: una più pubblica ad ovest ed una più privata ad est.
La parte di giardino ad est è intesa come spazio esterno di aggregazione e di socializzazione fra le tre classi destinato anche al consumo dei pasti in maniera comunitaria.
Le aule sono caratterizzate da persiane scorrevoli che rendono il prospetto cangiante durante il giorno e a seconda delle attività svolte.
La copertura di tutti e tre gli edifici è ad una falda con struttura in legno: l’apertura tra il colmo e il muro – quasi uno shed – è schermata con lamelle di legno e  permette la ventilazione trasversale congiuntamente alle finestre sul lato opposto.
Il blocco di servizio, nella parte meridionale del lotto, ospita i bagni e la cucina. La cucina ha un bancone per servire i pasti, un accesso di servizio per i rifornimenti ed un orto.
Il percorso che collega tutto il complesso inizia con una pensilina leggera e termina con un massiccio camino che si eleva quasi come se fosse il landmark della scuola.
Il nome della proposta – TerraRossa – rimanda ai materiali utilizzati e alla palette calda dei colori. I muri portanti in mattoni CEB hanno una finitura di intonaco pigmentato rosso per dare una maggiore impermeabilità agli stessi.